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Dopo
un viaggio sfiancante di circa 12 ore attraverso le
autostrade italiane ecco che arriviamo alla tanto sospirata,
immaginata, ambita, sognata Piana di Verteglia (AV). Ettari
ed ettari di verde, incontaminato, qua e la spuntano solo
(per ora) le zone riservate alla pulizia (i mitici gabinetti
blu della Sebach), le tende della sicurezza e della
reception, e un palco. il resto e' nulla. Ma ci e' bastato
scendere dal pullman, girarci per scaricare gli zaini che
giā vediamo arrivare altre mille e mille persone: tutti
scout! Ci basta rigiraci per andare a mettere qualcosa sotto
i denti che appena tornati, accanto alle nostre tre piccole
ed isolate tendine se ne sono affiancate una miriade. Ma
cos'e', magia? E vicino, tanti piccoli "omini" che
picchettavano, scavavano, portavano pali, tendevano corde,
si salutavano... lavoravano con un sorriso sulle labbra
talmente grande che a momenti gli si impigliava fra i rami
degli alberi.
Qualcuno non capisce, parla spagnolo, giapponese, francese,
occorrono interpreti per capire che cosa si deve fare, i
corrieri in bicicletta sfrecciano veloci... e noi dobbiamo
portare le casse sulla schiena! Ma poi intendi l'orecchio e
solleva la testa: dagli altoparlanti ci arrivano alcune
canzoni... ci dicono "E' un'occasione unica che sa di sogni
e nuvole, ricordi e favole, e se sa di terra e sole, se sa
di te e di me, e di un Campo Nazionale 2004" maa... sara'
vero?
Il giorno dopo iniziano le attivitā vere e proprie, i
ragazzi saranno mandati colle loro pattuglie (gruppi di 4-7
ragazzi) e con dei capi in vari "villaggi" ovvero aree
appositamente organizzate per farli cimentare in varie
discipline: artistica, culturale (comprendente gite con i
pullman a Napoli, Caserta, sul Vesuvio...), sport (qui si va
al mare!), avventura estrema, comunicazione, scienza e
tecnica, hike e avventura al campo. Ovviamente una al
giorno! Non ti racconto la fatica a star dietro a ragazzini
pieni di entusiasmo nel fare cose che non fanno quasi mai,
ma alla fine, anche noi capi ci siamo fatti una cultura!
Queste erano le attivita' della mattina, alle 15.00 iniziava
il famigerato GDV (Global Development Village), ovvero
l'apertura di vari stand (Emergency, Croce Rossa, Un Ponte
Per, Amnesty Internetional, Telefono Azzurro, Children of
One World... per citarne alcuni) presso i quali i ragazzi
(questa volta singolarmente) dovevano svolgere attivita' di
varie durate, a scelta. Il tutto a competizione (e senno' il
divertimento dov'e'?), infatti alle 15.00, al ritorno nel
Sottocampo si vedevano gli esploratori gridare, litigare e
correre, causa punteggi per tutto il campo (e non era
piccolo, ci voleva mezz'ora per percorrelo tutto a piedi!)
non ancora stanchi. Noi, in compenso, si era gia' come
zombie... e alle 18.00 c'e' la riunione capi di
Sottocampo... nooo...
Ma ecco che i nostri ragazzi ci invitano a cena: questa
volta non alla Spezia ma a... Bolzano! Parlandoci in
tedesco! E poi altre canzoni, altri giochi altre risate al
fuoco di bivacco, una volta con San Giorgio a Cremano, altre
da soli, altre con tutta Italia! E come non parlare della
gara di ballo, ore e ore di prove, e quel maledetto cd colle
musiche che saltava sempre fuori, stereo colle pile sempre
cariche, costumi che nascono dal nulla, chitarre che si
scordano, tamburi che rullano, imprecazioni in fiorentino,
giarrese, spezzino, tedesco, "romenaccio", vicentino,
cremonese, milanese, "saragoziano" (esiste!?), spezzino,
triestino, molfettano... e "MMO BBASTA!!!" TUTTI-A-NANNA!
E dalle tende si sente quel leggero e appena percettibile
chiacchiericcio che ti fa capire che "ne hanno di cose da
raccontarsi", e che chissa' cosa si aspettano domani, ma
qual'e' il programma domani? Dove dobbiamo andare? C'č
l'Attivita' Libera? Il gemellaggio? Ma che giorno siamo? A
che ora dobbiamo svegliarci domani? Metti la sveglia? Si
metto la sve...
Don't dream it, be it.
Giulia, VCR al Campo Nazionale 2004
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