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1948 - IL GEI SPEZZINO RINASCE CON UN REPARTO NAUTICO

 
  il 1° Nautico La Spezia nei ricordi di Roberto Stanzione  
     
 

Erano tempi abbastanza disagiati per tutti. Le conseguenze della guerra persa si facevano sentire e specialmente per gente come me che profuga della Venezia Giulia cercava di rifarsi una esistenza. L’Italia certo con le mille difficoltà che stava affrontando non aveva molto da darci anche se faceva il massimo per i mezzi di cui disponeva.
Con la rinascita delle attività culturali ricreative anche l’originario Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani aveva ripreso l’attività dopo il ventennio ma i mezzi erano scarsi se non inesistenti.
L’associazione cattolica consorella ASCI poteva attivarsi più agevolmente grazie al supporto che gli dava l’organizzazione della chiesa cattolica, mentre il CNGEI d’iniziativa laica ed individuale trovava enormi difficoltà ed era quasi impossibile costituire dal nulla una comunità giovanile in una delle zone di più acceso indirizzo politico diverso, a quel tempo, quando gli schieramenti sociali cercavano di imporsi e proporsi nello spirito della nascente democrazia post bellica.
Alla Spezia alcuni giovani si erano riuniti per formare un primo gruppo del CNGEI e per tradizione marinara locale con indirizzo nautico.
Erano tutti di famiglie a basso reddito ed in maggioranza con genitori dipendenti della Marina Militare.
La scelta nautica aveva certamente una radice di tradizionale affettiva preferenza. L’iniziativa oltre ad essere difficoltosa di per se per il carattere di spirito nazionale dell’istituzione, lo era anche per la mentalità politica che maggioritaria nella zona si opponeva a qualsiasi attenzione culturale non aderente con la propria linea politica.
Scarsi mezzi economici, difficoltà di propaganda, indifferenza da parte degli enti pubblici, anche latente contrasto da parte dell’ambiente cattolico, timoroso della possibile concorrenza per l’ASCI, davano all’iniziativa una quasi disperata prospettiva. In quella situazione per me già uso alle difficoltà come esule e di spirito tenace ci fu gioco di impegno e cocciuta partecipazione.
Tuttavia riuscimmo nel nostro modesto intento e con le prime attività prese corpo la rinascita dello scoutismo GEI spezzino.
In seguito si affiancarono alcuni ragazzi i quali diedero vita al nascente gruppo scout tradizionale, non nautico dando così il via al diffondersi del movimento scoutistico nazionale nel territorio.

Paolo Coggio


Le prime riunioni si facevano ai giardini o a casa di Paolo Coggio in via Fiume, gentilmente ospitati dalla mamma di Paolo , gentile ed ospitale Signora che ricordo sempre con cordiale simpatia.
Ma la disponibilità di spazio casalingo era alquanto ridotto e fu gioco-forza cercare una sede. Fummo fortunati grazie all’aiuto che nel frattempo ci era giunto ad opera di Paolo, abile politico e di nota fama per le sue doti artistiche essendo un bravo disegnatore, capace modellista navale e ricercato personaggio nell’ambiente studentesco.
Ci accasammo in uno scantinato, in centro città nelle vicinanze della centrale piazza Verdi. Era in voga allora il detto “ scantinati paradisi degli scouts” Ci furono l’inaugurazione della sede, la Promessa, ed un primo campo a “ Ca du Pin “ , casa di caccia nascente in Comune di Sori.
gli scout di La Spezia, tra cui Roberto Stanzione, in campeggio a "Ca du Pin" di Sori nel 1948

L’uniforme dei nautici fu da noi improvvisata con i mezzi reperibili nella zona che essendo una base navale, abbondava di indumenti della Marina Militare. Adottammo il camisaccio che tingemmo di verde ed il berretto con la striscia con scritto CNGEI. Tenemmo buono il fazzoletto nero ed il cordone bianco in uso in Marina. Fu tutto un fiorire d’iniziative che entusiasmarono molti giovani i quali diedero anche lo spunto per comporre e motivare una nostra canzone o inno dei nautici. Siccome un reparto che canta funziona ne approfittammo per far conoscere i nostri ideali. Erano quelli tempi felici di gioventù gagliarda e spensierata.
Dopo un pò di confabulazione collettiva nacque così l’inno del primo reparto nautico dello Spezia come si usava dire in forma dialettale.
Ricordo i compagni Coggio, Borea, Rossetti, Scotti, Alberti, Ferramosca, Bizzarri, ed altri La canzone scritta e musicata a memoria dal sottoscritto è rimasta nelle nostre menti ma non penso si possano rintracciare elementi trascritti. Sarebbe bello che qualcuno oggi pensasse a lasciare traccia delle parole e del motivo musicale. Io ne conservo il ricordo a memoria perché appassionato di armonica a bocca ma ignorante di musica ne potrei dettare l’aria ma non trascriverla in linguaggio musicale. Peccato!

" ragazzi ai remi "
(canzone dei marò GEI )

Sull’onde del mare, sull’onde del mare
Leggere sen vanno le scialuppe
Le portan l’ardore e la giovinezza
del 1° nautico La Spezia
Sull’onde del mare, sull’onde del mare
Corrono in contro al nuovo sol
Ed in alto il grido “ forza GEI “
Perché siamo esplorator
Oili Oila Oila
Col camisaccio, col fazzoletto
Con il cordon ed il sollino alla marinar
Col berretto con la striscia
Con su scritto Esploratori Nazional
Oili Oila Oila
E sul petto un giglio e un tricolor
Un tricolor
Perché siamo esploratori
E sul petto un giglio e un tricolor
Un tricolor
Perché siamo esploratori
Oili Oila Oila
Sull’onde del mare, sull’onde del mare
Leggere sen vanno le scialuppe
Le portan l’ardore e la giovinezza
del 1° nautico La Spezia
Sull’onde del mare, sull’onde del mare
Corrono in contro al nuovo sol
Ed in alto il grido “ forza GEI “
Perché siamo esplorator

Versi di Roberto Stanzione, musica….

 

 

 

sito ufficiale del

Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani
Sezione della Spezia

associazione di promozione sociale
(ed) ente morale
sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica

 

   
dal 29/03/2006